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4. SEMPRE PIÙ NUOVA

SEMPRE PIÙ NUOVA

4.1 La città che cambia

I cambiamenti avviati in questi anni attraverso numerosi cantieri (Ex Ospedali Riuniti, Montelungo, Ex Gasometro, Ex Ote, Stadio, Mangimi Moretti) ci restituiranno una città migliorata nella sua qualità urbana e più capace di rispondere ai diversi bisogni dei suoi abitanti, fornendo più servizi e un ambiente di maggior socialità ed inclusione in cui vivere. Il rispetto e la tutela del tessuto storico della nostra città deve accompagnarsi, per le sue parti più recenti, alla rigenerazione di aree oggi ancora abbandonate e degradate, attraverso forme di riuso e riqualificazione che hanno per noi rappresentato il primo modo d’intendere la trasformazione della nostra città.

Prima fra tutti, la riqualificazione dello scalo ferroviario, con il progetto Porta Sud già avviato negli ultimi mesi, dopo essere rimasto bloccato per dieci anni, che rappresenta un’occasione unica per risolvere decennali squilibri nel sistema della viabilità cittadina, nel rapporto tra il centro e la sua periferia, migliorando la qualità ambientale della città.

 4.2 La rigenerazione urbana come modello di trasformazione della città

 La riqualificazione ha guidato tutti gli interventi promossi in questi anni. Vogliamo proseguire lungo questa direzione, favorendo le condizioni per portare a compimento le trasformazioni di quelle aree dismesse non ancora avviate: dalla ex Reggiani (dove ci piacerebbe che potesse nascere un polo dell’artigianato 4.0), all’ex Gres, dall’ex Fervet all’area dell’Italcementi compresa tra via Camozzi e via Madonna della Neve, vere e proprie occasioni per ripensare intere porzioni della nostra città.

Per fermare le condizioni di degrado che molto spesso accompagnano questi “buchi neri” vogliamo consentire una più facile demolizione degli edifici abbandonati, attraverso la costituzione di un registro dei diritti edificatori che consentirà immediati interventi di demolizione, procrastinando eventualmente in un secondo momento, la loro ricostruzione.

 

4.3 Lo spazio pubblico al centro della periferia

 Proseguendo il lavoro svolto su diversi spazi pubblici cittadini, vogliamo intervenire nei diversi quartieri della città oggi ancora privi di spazi pubblici adeguati. Per farlo, riteniamo necessario innanzitutto destinare il 50% degli oneri derivati da interventi edilizi promossi in centro ai quartieri più periferici, promuovendo anche bandi che favoriscano, attraverso meccanismi partecipativi, interventi di riqualificazione più specifici e mirati, anche di piccola scala.

Vogliamo altresì proseguire il progetto di rinnovamento del centro di città bassa realizzando in tutte le sue parti il progetto vincitore del concorso per la riqualificazione del Centro Piacentiniano, per completare la rivitalizzazione di questa importante area della città già avviata con l’intervento sul Teatro Donizetti.

4.4 Come cambierà la viabilità

Il rinnovamento della città passa anche dagli interventi sulla viabilità, con l’obiettivo di migliorare la rete esistente e ridurre il traffico di attraversamento in alcuni quartieri cittadini. In questi anni abbiamo ottenuto finanziamenti importanti per alcuni nodi viabilistici fondamentali (rondò A4, Pontesecco, rondò della Valli) e abbiamo migliorato alcuni nodi della viabilità cittadina (rondò alla Malpensata, intervento di allargamento del tratto urbano di Via Autostrada, ecc.).

Nei prossimi anni lavoreremo per:

  • la riprogettazione dell’intero ambito di Porta Sud anche dal punto di vista della mobilità, con la previsione di un nuovo asse est-ovest interno allo scalo merci (dalla rotatoria della Malpensata a via Rovelli, quasi tutto interrato) e una nuova strada di uscita verso la circonvallazione (nuovo Viale Europa);
  • la riqualificazione e la messa in sicurezza del rondò dell’autostrada, dando corso al finanziamento ottenuto;
  • la riqualificazione del nodo di Pontesecco con la previsione della nuova rotatoria, dando corso al finanziamento ottenuto;
  • la riqualificazione del rondò delle Valli con la realizzazione del nuovo scavalco per chi proviene dalla Valle Seriana, opera già finanziata all’interno del piano urbanistico dell’ex OTE, fortemente voluto e approvato dall’Amministrazione;
  • l’eliminazione dei 3 passaggi a livello ancora esistenti in città e contestuale realizzazione dei sottopassi, tra cui quello tra Boccaleone e Borgo Palazzo in zona Fiera Nuova;
  • la realizzazione del collegamento diretto Asse Interurbano/Circonvallazione a est del quartiere di Campagnola (“bretella di Campagnola”) qualora non prevista nel finanziamento del rondò autostradale come da noi richiesto;
  • la revisione del “rondò imperfetto” alla Grumellina.

4.5 La programmazione d’area vasta

In attesa che si definisca un quadro istituzionale e normativo che riconosca le “aree metropolitane di livello regionale” e ne regoli le funzioni, opereremo per attuare forme di collaborazione e di coordinamento tra Bergamo e i comuni limitrofi nell’ambito delle politiche urbanistiche, della mobilità e dei servizi, in attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.