Pur non essendo di competenza del Comune, abbiamo fatto pulizia e l’abbiamo reso il rondò dell’Autostrada finalmente (quasi) presentabile.
Il rondò è il primo incontro con Bergamo, appena passato il casello, e non si può dire che sia il nostro miglior biglietto da visita. E’ stato progettato male, ed è luogo di frequenti code e incidenti. In più, da molti anni è stato lasciato nella più totale incuria, mitigata solo da qualche intervento della Provincia nella porzione di sua proprietà. In quella privata è cresciuta una selva oscura nella quale chiunque ha ritenuto di poter gettare rifiuti di ogni tipo o praticare traffici di varia natura. Bene: tutto questo è stato ripulito; anzi lo sarà in modo completo entro sabato 11, visto che ancora dobbiamo tagliare l’erba sulla fascia esterna (lo faremo sabato 4 con l’aiuto della Polizia Locale) e lungo le rampe. Al centro dell’area resta un fabbricato cadente, una vecchia fabbrica di porte blindate, di proprietà privata, ed è probabile che debba essere espropriato e demolito allorché finalmente potremo intervenire sulla sistemazione viabilistica del rondò: per questo sono stati stanziati 25 milioni di euro – che abbiamo voluto fossero inseriti nel Patto per la Lombardia firmato dal governo Renzi – e Infrastrutture Lombarde sta lavorando sul progetto: sarà finalmente l’occasione per rendere il rondò più sicuro e il traffico più fluido. Nel frattempo però questa “pulizia di primavera” ci voleva proprio!
Voglio ringraziare i tecnici e gli operatori di Aprica, che come sempre hanno fatto un lavoro eccellente, e i 20 ragazzi dell’Accademia per l’Integrazione – i nostri richiedenti asilo impegnati nel programma volontario di formazione e lavoro – che hanno dato un grande aiuto per ripulire l’area.